Algua è un comune di
686 abitanti della provincia di Bergamo. Il Comune di Algua raggruppa
parte dei vecchi centri della Valle Serina Inferiore. Le tracce
piu' significative del passato si leggono sopratutto nelle parrocchiali
di Pagliaro e Frerola (sulla destra orografica del torrente Serina)
e di Sanbusita e Rigosa, disposte sull'opposto versante da cui scende
il torrente Ambriola. Per pregio artistico e per il discreto stato
di conservazione emergono fra tutti gli affreschi quattrocenteschi
dell'antico presbiterio di Pagliaro, che nella nuova disposizione
ortogonale della chiesa e' ora cappella del fronte battesimale.
Il santuario di Perello ricorda l'apparizione della Madonna ad un
contadino del luogo, che convinse gli altri suoi paesani ad edificare
il santuario esibendo come segno miracoloso della visione la fioritura
di un germoglio d'ulivo sopra un ramo
seccodi faggio. Nella recente storia naturale di Algua si ricorda
la formazione di un laghetto dovuto allo sbarramento del torrente
Serina per una frana che nel 1896 aveva interrotto anche la strada.
Col tempo il bacino si e' interrato costituendo una zona umida utile
al ripopolamento degli anfibi.
La storia di questo paese e' un po' complicata. Il Comune
fu costituito nel 1927, con la fusione dei Comuni di Bracca, Costa
Serina, Frerola e Rigosa; sino al 1928, fu Algua di Costa Serina;
dal 1928 ebbe l'appellativo di Bracca di Costa Serina; dal 1948
si sono ricostituiti i Comuni di Bracca e di Costa Serina, mentre
i due ex Comuni di Frerola e Rigosa restarono uniti sotto il nome
di Comune di Algua. Il Comune di Algua si e' formato dunque a seguito
dello smembramento di Bracca di Costa Serina. Esso comprende: Algua,
che e' capoluogo, e le frazioni Pagliaro, Frerola, Sambusita e Rigosa.
Queste due ultime si trovano sulla via che reca a Selvino, ora del
tutto asfaltata. Va ricordato che in una carta del 1234 la Val Serina
e' detta Vallis Algue. Il paesino si trova lungo la rotabile asfaltata
che reca a Serina, a Oltre il Colle e a Zambla. Davanti, il torrente
e a lato altre acque croscianti. Poche le case. Poco piu' di un
centro, si diparte la via, ora asfaltata, che reca a Selvino. E'
una via di alto valore turistico e ricca di mirabili visioni panoramiche.
Salendo tra i boschi folti, si incontrano paesini dai nomi pieni
di poesia; alcuni sono frazioni di Algua. Ecco Ambriola, con la
chiesina che domina dall'alto, tra il verde. Piu' oltre una deviazione
a destra, per chi sale e su di un pianoro, il grazioso paesino di
Sambusita. La sua chiesa domina da un propugnacolo e guarda verso
Rigosa e verso il crinale di Selvino. Il nome riecheggia la voce
"sambùc" o "sambucetum". Per la sua finale, in "ita", ci ricorda
un altro paesino della Valle Imagna: "Bedulita". Due lapidi davanti
alla chiesa risordano due sacerdoti: Don Ghilardi e Don G. Zambelli
(che fu per 48 anni parroco del paese e fece sorgere la chiesa).
Piu' oltre ancora, e' Rigosa che domina dal lato orientale la strada
che sale ad ampi tornanti su, verso Selvino. La Parrocchiale, dedicata
a S. Antonio abate, fu riedificata nel 1761, ma sin dal 1210 era
chiesa succursale della matrice di Dossena. Di fronte a Rigosa,
sul dosso del Monte Perello, si scorge il Santuario omonimo (secolo
XIII).